Felicità e/è Amore

“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita.

Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che dà valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire.
Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni.

Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici.
La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza.
Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza.

Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento.
La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.
C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro.
Io lo chiamo amore.
La felicità è amore, nient’altro.
Felice è chi sa amare.
Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita.
Ma amare e desiderare non è la stessa cosa.
L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.”
~ Hermann Hesse ~

Ho trovato queste parole in rete, condivise su un social, in una settimana in cui più volte ho affrontato sul lavoro l’argomento “amore”.Quante bellissime riflessioni ho ascoltato, ma anche quante difficoltà e fatiche le Persone Altamente Sensibili affrontano nel cercare un contatto più profondo con un altro essere umano.Cosa significa essere Altamente Sensibili in una relazione sentimentale o nella sua ricerca? Cosa succede quando ci si innamora di qualcuno che non condivide il nostro stesso tratto di sensibilità? Come bilanciare i propri bisogni e desideri? È così sbagliato desiderare l’amore, o desiderarlo così intensamente? Ogni percorso porta a risposte diverse, ogni storia ha un suo senso che va trovato da chi la vive, non ci sono formule che possano rassicurare. Cosa ne pensate?


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