
Esse [le Persone Altamente Sensibili] hanno un eccezionale bisogno di completezza perché sono nate all’estremità di una dimensione, quella della sensibilità.
Inoltre non solo siamo una minoranza della società, ma anche una minoranza considerata molto lontana dall’ideale. Spesso ci sembra di dover passare all’estremo opposto: da deboli, difettosi e vittime a personalità forti e superiori. […] Penso che si tratti di una compensazione necessaria.
Ma per molte HSP la vera sfida è raggiungere un equilibrio. Non essere più “troppo timide” né “troppo sensibili”, o “troppo” in generale, ma giuste, normali, ordinarie.
H. Aron
Nel cercare di compensare le nostre sensibilità, abbiamo spesso costruito difese e strategie che sul lungo periodo possono finire per diventare pesanti e inefficaci. Il mondo, con i suoi esempi, mal si adatta alle nostre caratteristiche e preme per la conformità.
Nell’inseguire un ideale di performance mettiamo a tacere i segnali di malessere e richiediamo a noi stessi un inflessibile rigore nel raggiungerlo. A molte Persone Altamente Sensibili vengono diagnosticati disturbi dell’umore che non fanno che peggiorare la sensazione di non essere “adatti”, all’altezza, normali. Ovviamente anche le Persone Altamente Sensibili possono sviluppare depressione, ansia o altro e una giusta diagnosi può aiutare a velocizzare il recupero del benessere, ma in altre occasioni una buona gestione del proprio tratto dell’Alta Sensibilità può essere un valido aiuto.
Nel momento in cui ci spogliamo delle aspettative e indaghiamo la nostra unicità scopriamo nuove risorse e prospettive, impariamo a rispettare i nostri limiti e a valorizzare le nostre caratteristiche.
Scrive Eric Fromm:
“Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere molto spesso tristi.”
La sfida più grande per la Persona Altamente Sensibile è probabilmente l’accettare la complessità dei propri sentimenti, la coesistenza di emozioni contrastanti, la visione caleidoscopica della realtà in una cultura sempre più uniformante e semplificante.

Una replica a “La fatica dell’equilibrio”
Grazie! 🤗